
Vi proponiamo l'intervista al leader della Destra autonomista pubblicata dalla Gazzetta del Sud in edicola oggi.
Non si spegne l’eco dell’Assemblea Costituente che lo scorso fine settimana ha tenuto a battesimo il movimento La Destra. Per due giorni il popolo della destra italiana ha ritrovato lo smalto di un tempo e si è riunito attorno a figure di assoluto prestigio come Nello Musumeci, Daniela Santanchè, Teodoro Buontempo e il segretario nazionale Francesco Storace.
“È stata una grande festa che ha riacceso gli animi. Per dirla con Silvio Berlusconi, eravamo diecimila cuori che battevano all’unisono”. L’eurodeputato Nello Musumeci è uno dei leader della nuova formazione che si prepara, secondo i sondaggi, a raggiungere imponenti percentuali, soprattutto al Sud e in Sicilia.
Musumeci, troppi veleni intorno alla vostra convention?“Credo che meriti rispetto un movimento capace di unire migliaia di persone in nome di un progetto ambizioso. A Roma abbiamo detto parole pesanti. Ad esempio, vorrei ricordarlo alla comunità ebraica, abbiamo ribadito la nostra condanna alle leggi razziali e ristabilito una verità storica ricordando Filippo Anfuso, il nostro Perlasca”.
Ma la presenza di Berlusconi alla vostra iniziativa ha fatto innervosire Fini. È colpa di Daniela Santanchè?“L’unità della coalizione si fonda sul rispetto. Noi lo pretendiamo. Quanto a Daniela, insieme a Francesco e tutti noi è una risorsa importante: sono molto felice della sua scelta”.
Chi è l’elettore tipo de La Destra?“Al di là di quello che dicono i sondaggi (l’ultimo assegna al movimento di Storace e Musumeci un 3,4% nazionale che può crescere fino al 5%, ndr.) vogliamo parlare a tutti gli italiani delusi, a quanti credono che la politica può offrire valori e riferimenti certi. Vogliamo parlare a quelli che dalla Destra si aspettavano una differenza vera con le forze centriste, a quelli che non credono più alla politica e non vogliono arrendersi all’antipolitica, a chi è rimasto deluso dal centrodestra ma non vuole essere governato dai neo e post comunisti”.
Nel suo intervento di fronte a Berlusconi ha evidenziato la crisi che investe il Paese.“A Silvio ho detto che la crisi politica ed economica che investe l’Italia e ne blocca la crescita ha determinato sacche di povertà crescenti. La gente non arriva a fine mese e la politica parla di legge elettorale e riforme istituzionali. Che pena!”.
Quali sono le priorità de La Destra per il prossimo programma di governo?“Ci sono alcune emergenze da affrontare con decisione. Sul piano economico occorre elaborare una nuova politica per il Mezzogiorno, che rischia di essere travolto dall’imminente entrata in vigore della zona di libero scambio. Ma vedo anche altre priorità, tra tutte la questione giovanile. I nostri ragazzi non riescono a trovare spazio nel mercato del lavoro e, quindi, a staccare il cordone ombelicale con le famiglie. Non sono i ‘bamboccioni’ che deride Padoa-Schioppa, ma giovani da aiutare con politiche specifiche”.