
“In effetti, Berlusconi non ha tutti i torti. E credo che faccia bene a non inseguire alleanze, anzi annessioni, con chi potrebbe porgli problemi. Ad esempio, lui, per governare, visti gli alleati che si è scelto – da Fini a Dini a Mastella – avrà bisogno di continui compromessi. Con noi no, sarebbe stata sufficiente la parola presa davanti agli elettori. Ma si sa, l’onore non è di tutti.
Poi è interessante l’ammissione fatta a “Porta a Porta”, quando ha detto che con la La Destra non si può alleare, perché quella roba chiamata Popolo delle libertà è di centro. Non ne avevamo dubbi ed è il motivo per cui abbiamo rifiutato di candidarci in quella marmellata che, inevitabilmente, il giorno dopo le elezioni abbraccerà Veltroni.
Coerenti, dunque; liberi, quindi; sereni, per aver fatto la scelta giusta.
La campagna elettorale che si apre dovrà vederci moltiplicare i nostri sforzi. E si pentirà chi, con tanta superbia, ci avrà sottovalutato. Il nostro popolo troverà liste che avranno la forza della passione. Non avremo neppure il tempo di litigare sulle candidature, perché la cosa più importante è oltrepassare il quorum del cuore.
Ce la faremo, perché abbiamo scelto la strada delle persone perbene, indisponibili a farsi corrompere per qualche seggio parlamentare garantito. E proviamo pena per chi tollera, accetta, subisce il tentativo di far scomparire ogni traccia di presenza della destra italiana.
Ricordate? Quando lasciammo Alleanza Nazionale alcuni ci rimproverarono: le battaglie – ci dicevano – si combattono dall’interno. Ora l’interno è sparito e hanno solo un’alternativa: sperare nella poltrona parlamentare o dare le capocciate al muro. Un’avvertenza: non accorrano adesso quelli che temono la perdita del seggio”.
Francesco Storace