
Roma - Lunedì nero per la sanità pubblica italiana per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici della sanità. Sono oltre 135mila gli addetti del Servizio sanitario nazionale cha hanno incrociato le braccia per ribadire al governo delle richieste precise, prime fra tutte il rinnovo del contratto e la soluzione al problema del precariato che coinvolge oltre 12.000 medici. Garantiti solo gli interventi urgenti.I medici e dirigenti della sanità pubblica chiedono il rinnovo del contratto scaduto nel 2005 (denunciando l'assenza delle risorse per i nuovi contratti), l'adeguamento della indennità di esclusività in Finanziaria e misure a favore dei medici precari, che rappresentano circa il 10% della forza lavoro.
Circa quarantacinquemila interventi chirurgici e cinque milioni di prestazioni sanitarie, dalle analisi ambulatoriali agli esami diagnostici, fino ad arrivare ai controlli veterinari nei mercati della carne e del pesce, verranno sospesi per tutta la giornata.
Saranno invece garantiti i servizi di assistenza ai ricoverati e tutte le prestazioni di urgenza ed emergenza. La protesta è stata confermata dall'Intersindacale, che unisce tutte le sigle del settore, con l'eccezione del sindacato degli anestesisti rianimatori Aaroi insieme ai radiologi e ai laboratoristi della Umsped, che sciopereranno il 10 dicembre.
Trasporti fermi venerdì
Agitazione anche nel trasporto pubblico. I sindacati di categoria hanno infatti confermato lo sciopero indetto per venerdì 30 novembre. Per domani è comunque stato convocato al ministero un vertice per tentare di scongiurare in extremis l'agitazione.